giovedì 5 maggio 2011

F come "Fuoco"

Definizione
Il fuoco è una forma di combustione. La parola fuoco è comunemente riferita alla combinazione di un bagliore brillante coordinato ad una grande quantità di calore emessa durante un rapido processo autoalimentato di ossidazione esotermica di gas rilasciati da un combustibile.I fuochi si accendono quando un combustibile è soggetto a calore o altra forma di energia, ad esempio un fiammifero o accendino, e sono alimentati da successive scariche di energia termica, finché tutto il combustibile non è stato consumato.


Fra tutte le invenzioni umane, la scoperta della tecnica per accendere il fuoco è stata probabilmente quella più importante e ricca di conseguenze e risale quasi sicurtamente ad un’epoca molto arcaica. La possibilità di controllarlo prima e di riprodurlo poi ha infatti reso possibili alcuni cambiamenti fondamentali nell'uomo e nel suo rapportarsi con i propri simili e con l'ambiente che lo circonda. La capacità di cuocere il cibo consentì ai nostri antenati di poter conservare più a lungo ciò che cacciavano e allo stesso tempo di avere a disposizione alimenti più sani e decisamente più morbidi. La necessità, soprattutto nei primi tempi, di mantenere sempre accesso un focolare per l'incapacità di riprodurre il fuoco, introdusse nella struttura sociale preistorica umana, una nuova casta tra quelle già esistenti dei raccoglitori e cacciatori. Gli individui destinati a occuparsi del fuoco, vista la sua importanza, assunsero ben presto una posizione di preminenza all'interno dei singoli gruppi. Tale preminenza poteva essere sia politica sia religiosa. La possibilità di controllare il fuoco rese possibile lo sviluppo della metallurgia, migliorando enormemente le tecniche di produzione e di costruzione degli utensili.


Occorrenze nella letteratura: Il mito di Prometeo
Nella Grecia antica circolava ovunque la storia secondo la quale il grande dio del cielo, Zeus, nascose il fuoco agli uomini, ma che l’ingegnoso eroe Prometeo, figlio del Titano Giapeto, rubò il fuoco alla divinità del cielo e lo recò a terra agli uomini nascosto in un gambo di finocchio. Per questo furto Zeus punì Prometeo inchiodandolo o incatenandolo ad una rupe del Caucaso, e inviando un avvoltoio a divorare ogni giorno e per l’eternità il fegato o il cuore dell’eroe; di notte, infatti, l’organo riacquistava tutto ciò che aveva perso durante il giorno. Prometeo sopportò questa tortura per trenta o tremila anni, finché non venne liberato da Ercole.


"Agli estremi confini eccoci giunti
già della terra, in un deserto impervio
tramite de la Scizia. Ed ora, Efesto,
compier tu devi gli ordini che il padre
a te commise: a queste rupi eccelse
entro catene adamantine stringere
quest'empio, in ceppi che non mai si frangano:
ch'esso il tuo fiore, il folgorio del fuoco
padre d'ogni arte, t'involò, lo diede
ai mortali. Ai Celesti ora la pena
paghi di questa frodolenza, e apprenda
a rispettar la signoria di Giove,
a desister dal troppo amor degli uomini."

                (Eschilo, Prometeo incatenato)



Dizionario
Italiano: fuoco
Inglese: fire
Francese: feu
Tedesco: Feuer
Spagnolo: fuego
Cinese:  (Huǒ)                

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